mercoledì, dicembre 14, 2005

questa volta c'ero




bucchinaro è l'unico aggettivo per Bono Vox, bastava un cenno e 80mila pazzi scatenati facevano quello che lui voleva, è stato grandissimo, emozionante, unico.
6 giugno 1993 gli U2 vennero a Napoli,
io ero militare, comprai il biglietto e dovevo andarci per il 48 ore di fine settimana...
durante un esercitazione, mi spararono nella pancia un colpo a salve,
prese fuoco la maglietta e un po di me
mi diedero riposo branda e non potetti andare al concerto -.-

(20/7/05)
mercoledì, parto arrivo a Merate, mi portano in un locale tipico, avevo già la pancia a tre quarti, poi, il viaggio, poi gli affettati...
mi sveglio la mattina direttamente sulla tazza del cesso -.-
praticamente, con rispetto parlando, piscio dal culo -.-
parto per Milano a metà strada devo tornare indietro -.-
i miei amici proseguono...
io torno a casa, mi addormento (erano ancora le 10)
all'imporvviso un sobbazo!
alle 17 mi sveglio di soprassalto, una voce mi dice DEVI ANDARE DEVI ANDARE ALZATI CHE DEVI ANDARE
con le rane nella pancia mi metto in cammino, raggiungo la stazione,
biglietteria chiusa, faccio biglietto al coso automatico...
preparo gli spiccioletti e non li prende -.-
accetta solo banconote, metto un 20 euro ed esce la scritta che non da resto -.-
(il biglietto era di 2.35 euro -.-)
prendo il treno, arrivo a Milano centrale mi divincolo tra le tante linee metropolitane...
durante il viaggio, non sapevo se vibbrava il telefono o la mia pancia...
avevo sempre la mano in tasca per vedere se mi stavano chiamando...
tra domande a straniere e a qualche milanese, giungo a Lotto seguo la massa e scorgo il San Siro,
prima emozione.
tutto il giorno senza ne mangiare ne bere (dalle mie parti si dice nun manga pé nun cacà, però s'intende un altra cosa)
seguo le indicazioni degli amici, cancello 5 entrata 9
invece dell'entrata 9, prendo la torre 9 -.-
invece di prendere la camminata, prendo le scale -.-
pensavo tra me e me, questa è la volta che svengo...
le labbra spaccate dal disidratamento, poca forza nelle gambe, sonno incombente
sento il pubblico che fa la hola, mi da forza e proseguo
arrivo sul terzo anello, chiedo agli amici dove sono,
dopo un'oretta di telefonate, ci rendiamo conto che siamo in zone diverse -.-
riscendo giù
prendo entrata 9 -.-
il tempo di sedermi vicino la mia ragazza ed il palco prende vita, il cuore in gola e si parte a cantare/balare.
dei nostri vicini rimangono impresionati dala nostra foga, e pensare che rispetto a loro, avevamo fatto 800 Km per assistere a quell'evento

momenti indimenticabili?
uno, dall'inizio alla fine del concerto.
in un momento che stavo cedendo fisicamente
(erano 24 ore che non mangiavo/bevevo)
parte un accordo di chitarra che mi ossigena dalla punta dell'unghia dei piedi alla punta dei capelli...
parte Where the streets have no name, una bolgia
dopo pensavo di riposarmi, ma non c'è stato verso...

più volte Bono posava il microfono sull'asta e ascoltava cantare noi
più volte la nostra voce superava la sua, nonostante amplificata
buona parte di Miss Sarajevo l'ha cantata in italiano (alla Pavarotti per intenderci)
due ore di emozioni,
ricordando ogni singolo momento legato ad ogni canzone ascoltata in passato
a dire il vero, anche le nuove hanno momenti da ricordare

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